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HO PAURA PER ME E PER LA MIA BAMBOLA! L'Avvocato risponde 

HO PAURA PER ME E PER LA MIA BAMBOLA!

Il fenomeno dello stalking, purtroppo, non risparmia neanche gli adolescenti, portando con sé gravi conseguenze emotive e psicologiche per le vittime.

Traiamo spunto da una notizia di cronaca e non possiamo sottacerne i risvolti amari, in considerazione della giovanissima età adolescenziale (meno di 14 anni), dei soggetti coinvolti, commentandola unitamente all’avvocato Simone Labonia ed al suo staff di penalisti.

In verità la normativa vigente offre strumenti per affrontare questa forma di violenza, anche quando perpetrata da giovani: le disposizioni di legge definiscono lo stalking come un insieme di comportamenti molesti e ripetitivi volti a minacciare la libertà e la tranquillità della vittima, comprendendo anche gli atti illeciti perpetrati da adolescenti, e consente di agire prontamente, per tutelare i diritti delle persone che ne subiscono le conseguenze.

L’intervento del Tribunale dei Minori gioca un ruolo cruciale in queste situazioni, in quanto è chiamato a valutare la gravità dell’azione, la pericolosità del minore autore dello stalking, e ad adottare tutte le misure adeguate per tutelare la vittima e favorire il recupero del giovane aggressore.

Le sentenze intervenute in casi simili evidenziano la varietà di tali misure, che possono includere ordini restrittivi, programmi di riabilitazione, e l’obbligo di seguire percorsi educativi volti a sensibilizzare gli agenti, sui danni provocati dai loro comportamenti.

In alcuni casi, il Tribunale può decidere di affidare il minore a servizi sociali o centri specializzati, garantendo un monitoraggio costante, sempre con il chiaro obiettivo di proteggere la vittima e, al contempo, offrire opportunità di recupero per chi delinque.

La prevenzione riveste un ruolo chiave nell’affrontare il problema dello stalking adolescenziale, come quello del bullismo, implementando programmi educativi nelle scuole e nelle comunità.

La normativa, l’intervento del Tribunale dei Minori e le sentenze emanate rappresentano un quadro completo per affrontare il fenomeno: la società, le istituzioni e le famiglie devono collaborare per prevenire e contrastare questa forma di violenza sul nascere e favorire la crescita sana dei giovani coinvolti.

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